martedì 7 aprile 2009

Fui parksmaniaco

Accompagnato da questa bella immagine, parto subito chiarendo un concetto: il termine "parksmaniaco" da me adottato in questo intervento non ha nulla a che vedere con l'associazione Parksmania.it che in un qualche modo l'ha coniato. Mi limito solo a prenderlo in prestito per qualche minuto perchè rende ottimamente l'idea di ciò di cui voglio parlare! =)

Fatta questa premessa diciamo che vi sono diversi modi di essere parksmaniaco. Non posso illustrarli tutti, sarebbero davvero troppi. Il filo conduttore dei diversi comportamenti è però unico. L'amore per i parchi divertimento. A molti piacciono, ma pochi li amano.

Che differenza c'è tra amare un parco e semplicemente divertirsi all'interno dello stesso? Forse la differenza più grande risiede nel fatto che chi ama un parco lo ama prima, durante e dopo il periodo di attività stagionale. Detto in parole povere chi ama i parchi li ama anche quando questi sono chiusi, mentre tutto il periodo compreso tra la chiusura stagionale e la successiva riapertura (a qualche mese di distanza) è solamente di attesa. Fortunatamente la direzione presa dai parchi negli ultimi anni è quella di rimanere inattivi il meno possibile, sfruttando periodi "inconsueti" per un parco divertimenti. Fino a pochi anni fa sarebbe stato completamente assurdo visitare un parco divertimenti in pieno dicembre, nell'immaginario collettivo parco divertimenti = estate.

La mia sperienza è molto varia. Fino a poco tempo fa mi ritenevo abbastanza parksmaniaco. Non eccessivamente ma a buoni livelli, nonostante nella mia vita abbia visitato pochissimi parchi, causa scarse possibilità, ma la passione è sempre stata "fuori dal normale". Aspettare con ansia l'apertura di un parco, seguire con emozione ogni piccolo aggiornamento pre-apertura ed esaltarsi anche per un banalissimo "riverniciamento di una staccionata" erano sintomi della passione che nutrivo. Il culmine di questa passione l'ho avuto nel 2006. Poi blackout sino ad oggi, questa passione è andata scemando, seppur la fiammella non si sia mai spenta. Ed è stato in questo (più o meno lungo) periodo che ho capito moltissime cose.

In questi anni di "riflessione" ho letto e seguito sul web qualsiasi aggiornamento su qualsiasi parco, ho seguito numerosi forum di appassionati (raramente partecipando in modo attivo) e sono sempre rimasto in aggiornamento. E ho continuato a leggere, in silenzio, un mucchio di cavolate, una dietro l'altra. Cosa è cambiato rispetto a pochi anni fa? Forse niente, o forse ho imparato ad analizzare in modo meno superficiale ciò che si scrive da anni e anni. Fatto sta che mi sono fatto questa idea sui parksmaniaci del 2009:

_ attualmente vi è un livello di concorrenza più elevato che in passato. Questo porta a valutare meglio le proprie visite durante l'anno, cercando di capire dove stia il migliore rapporto qualità-prezzo. Ma OGNI, e ripeto OGNI volta che ci si trova davanti ad un aumento del prezzo di ingresso, il 98% degli appassionati si lamenta. Puntualmente, a poche settimane dall'inizio della stagione, se il biglietto costa 1 € in più, salta fuori la solita polemica de "è uno scandalo, questo parco non vale i soldi che chiede, l'aumento è esagerato, ecc. ecc.". Va bene una volta, va bene due volte, ma non tutti gli anni. E' vero, ci sono aumenti, ci saranno sempre. Se non ti sta bene stai a casa, come tu hai le tue spese anche un parco ha da gestire le tue, e in Europa sicuramente ci saranno dei parchi che possano soddisfare tutte le tue esigenze senza farti pensare che "stai buttando via un mucchio di soldi". Chiuso il primo punto.

_mancanza di oggettività. E questo è grave. Una percentuale altissima di appassionati è legata in qualche modo ad un parco piuttosto che ad un altro, e per carità, è giustissimo e palesissimo, niente su cui discutere. Però la tendenza è sempre quella di criticare un parco "rivale" (che poi il concetto di "rivalità" sia relativo è un altro discorso), cercando di difendere a spada tratta il tanto e caro amato parco del cuore. E come si manifesta? Ogni volta che salta fuori un aggiornamento, ecco che sbuca fuori il solito personaggio del parco "rivale" che comincia a scrivere "si, non mi sembra una gran novità, staremo a vedere", oppure "mi ha molto deluso quest'anno questo parco, mi aspettavo di meglio" mentre per il proprio beniamino non si sprecano opinioni come "spero sia l'anno giusto" o "mi incuriosisce questa novità, non vedo l'ora di provarla". Due parole: siete ridicoli. Chiuso il secondo punto.

_la maggior parte dei maniaci dei parchi, dopo la visita, tende ad esprimere un dissenso dovuto al fatto che "questo parco ha perso la magia che mi avvolgeva, non è più il parco di una volta". Stai a casa. Sei te a non essere più quello di una volta, non credi? E' ovvio che guardi le cose con un altro occhio e anche il tuo atteggiamento è cambiato, è diventato più critico e più esigente, mentre quando eri bambino bastava il manico di una scopa per farti galoppare lontano. Quindi sarebbe anche bello smetterla con queste sciocchezze. Chiuso il punto terzo.

_odio i sentimentali. Ovvero quelli che per anni si lamentano perchè al parco c'è qualcosa di obsoleto che non viene ristrutturato da decenni. Quando questo viene rimosso o modificato sono subito pronti a dire "eh, hanno rovinato di qua, hanno rovinato di là, mamma mia cosa hanno combinato, ciò che c'era prima non tornerà mai più, che scempio". Se queste persone hanno voglia di fare polemica, che si facciano ospitare in una qualunque reality di Mediaset, oggi va di moda. Ma sono considerazioni che non hanno niente a che vedere con una passione dei parchi. Essere appassionati significa anche capire quando viene il momento, per una struttura, di essere modificata e cambiata, anche se per dieci, venti o trenta anni è stata simbolo del parco. Chiuso il quarto punto.

Questi, e una serie di altri motivi, mi hanno allontanato dall'essere parksmaniaco (ribadendo che non vi è alcun nesso con il termine coniato a suo tempo da Parksmania.it), perchè in fin dei conti non esiste nessun appassionato che non si lamenti per almeno uno di questi punti, e a me questa cosa non piace più. Se essere appassionato di parchi significa questo, sono contento di non esserlo più.

Ho seguito questa filosofia per 3 annetti. Finalmente ho raggiunto, dal punto di vista "amusement", una stabilità,un benessere e una voglia di fare che non raggiungevo dai tempi delle elementari. E non sto scherzando. Avevo perduto lo spirito che mi accompagnava durante le mie visite ai parchi, in virtù di una visione molto più adulta. Ora, dopo tanto tempo, ho la stessa voglia di visitare un parco con una spensieratezza che riuscivo ad avere solo da bambino, e questo è quello che tutti i veri appassionati di parchi dovrebbero provare, non durante la visita, ma ancor prima della stessa!

Purtroppo oggi come oggi vedo che non è più così. E allora ogni anno l'apertura di un parco è solo un modo per ribadire quanto i prezzi siano elevati, quanto abbiano fatto male a rimuovere o modificare qualcosa, ecc. ecc. Io per fortuna me ne sono tirato fuori, e quest'anno, per la prima volta, visiterò un parco perchè ho dentro la voglia di godermelo dall'inizio alla fine sotto tutti i punti di vista, senza pensieri negativi sui prezzi o altro.

Una passione dev'essere passione in tutto e per tutto, fate in modo che sia così!

Crybio

=)


4 commenti:

  1. è davvero moo veritiero quello che scrivi..
    i miei complimenti, hai davvero un bel blog!!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Concordo in pieno con te. Aggiungerei anche che sembra che molti appassionati si lanciano in una specie di corsa al parco più "di moda".
    Io sono dell'idea che un parco deve piacere nel vero senso della parola, indipendentemente che abbia coaster, animali o tante attrazioni.
    Ogni parco ha i suoi lati positivi e negativi, come tutto del resto...

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